Primo piano con vista unica sulla nostra straordinaria Piazza Ducale attraverso due grandi finestre.

Dimensioni 60 mq.

Appartamento di grande eleganza, comfort e design. Unione sapiente di arredi moderni e funzionali e di antiquariato appartenenti alla nostra famiglia per rendere il tuo soggiorno un’esperienza unica di piacere. I toni avvolgenti delle pareti grigio azzurro richiamano i colori degli affreschi della Piazza Ducale, in perfetta continuità con la vista che si può godere dalle due grandi finestre, donando a mente e occhi serenità e bellezza.

Finiture di pregio, elegante parquet di rovere, soffitto in legno con grandi travi a vista.

Ad impreziosire l’arredamento, puoi ammirare in soggiorno una madia lombarda in noce stile Luigi Filippo (1850 circa), una poltrona savonarola e un’alzatina in legno ebanizzato dei primi del 1900. In anticamera, ove si trova un comodo guardaroba di design, vi è uno scrittoio della fine del 1800 in noce e radica con una lampada da tavolo Liberty in bronzo, in camera da letto un piccolo mobile da lavoro in mogano con intarsi di epoca Art Decò.

Rilassati e lasciati avvolgere dall’atmosfera antica dell’appartamento, senti l’energia positiva che la casa ti trasmette e godi della vista mozzafiato sulle meravigliose simmetrie architettoniche di una delle piazze rinascimentali più importanti d’Italia. Seduto sulla poltrona in soggiorno avrai l’impressione di trovarti su un palcoscenico e diventare un tutt’uno con la Piazza Ducale. Le luci differenti delle ore del giorno e delle stagioni mutano i colori che l’insieme regala alla vista. Dai sassi del fiume Ticino che ricoprono la pavimentazione insieme alle pietre di serizzo lombardo, ai lampioni di inizio novecento, agli archi dei portici e alla facciata barocca del Duomo a chiudere la scenografia, è un susseguirsi di riflessi e sfumature cromatiche sempre nuove e diverse.

Perché accontentarsi? Regalati un soggiorno nel centro di una storia che ha 530 anni.

I disegni che arredano la parete del soggiorno sono di Luigi Natale (1856 – 1936), antico parente della nostra famiglia, il quale, prima di diventare avvocato, fu allievo del pittore vigevanese Giovan Battista Garberini (1819 – 1896) e frequentò nel 1876 la Reale Accademia Albertina di Belle Arti di Torino.

Il disegno che orna una delle pareti è del pittore sordomuto Lorenzo Toma (1798 – 1867) e risale all’epoca (1818 – 1823) in cui studiò alla Cesarea Regia Accademia delle Belle Arti di Milano, oggi Accademia di Brera. Esponente del Neoclassicismo milanese, fu amico del poeta Vincenzo Monti (1754 – 1828) il quale gli dedicò un sonetto.

Matrigna è ver ti fu natura, o caro
Spirto gentil, negando
A te l’udire ed il parlar; ma quando
Fiso io contemplo il raro
Tuo potente intelletto,
E l’alto core che ti ferve in petto,
Dico: Giusta è natura; e chi ben vede,
Più di quel che ti tolse ella ti diede.